La rivalità fra Roma e Cartagine portò ad un grande sviluppo delle costruzioni navali romane. I Romani costruirono anche grandi navi passeggeri e da trasporto.
Le navi mercantili erano le più grandi in navigazione e le loro dimensioni variavano a seconda della quantità di carico da trasportare. Erano grandi navi con le vele: sull’albero maestro, chiamato malus era tesa una grande vela quadra, l’acatus, sopra alla quale poteva trovarsi una più piccola vela triangolare, il supparum. A prua si trovava un secondo albero e un terzo a poppa; su tutti gli alberi c’era una vela quadra o trapezoidale. Tutte le navi erano comunque dotate di remi, che venivano utilizzati in caso di necessità.
Le navi da guerra erano invece più lunghe e leggere.
Nel medioevo si realizzarono le prime opere con fondi pubblici come i primi canali artificiali navigabili. Ne sono un esempio i navigli intorno a Milano che furono il primo sistema pianificato di canali in Europa, per la navigazione, il trasporto delle merci, l’irrigazione delle terre attigue.
Nel medioevo si perfezionò anche la varietà, la velocità e la solidità dei velieri, che poterono navigare negli oceani. Le navi da guerra erano ancora dotate di remi e quelle mercantili di una vela triangolare detta latina perché usata per la prima volta dai popoli latini.